‘Tutto suo padre’, a dicembre il nuovo spettacolo di Enrico Brignano

Si chiama ‘Tutto suo padre’ ed è, già nel titolo, un omaggio al genitore recentemente scomparso il nuovo spettacolo di Enrico Brignano che sbarcherà nei teatri di tutta Italia a partire dal prossimo mese di dicembre. Ne ha dato notizia lo stesso comico durante l’odierna puntata di ‘Verissimo’, su Canale 5. “Mio padre, emigrato dalla Tunisia, è cresciuto scalzo – ha raccontato Brignano – Si è comprato il suo primo paio di scarpe in Italia, perché qui c’é l’asfalto, che in estate scotta, per cui non si può camminare a piedi nudi”.

Il bravo Enrico, ospite di Silvia Toffanin, ha abbandonato per un attimo le vesti dell’attore brillante per parlare della recente perdita del padre e del rapporto che aveva con lui. “Pare che mio padre abbia scelto il momento giusto per morire, poiché quando stai in ospedale in stato terminale per un tumore non sai bene quanto potrai vivere. Lui ha scelto di morire il 14 agosto, poi il 15 agosto si sa che in Italia non succede nulla e il 16 abbiamo fatto il funerale. Il 17 agosto era la prima data del mio tour estivo e mi pareva brutto fare un secondo funerale. Del resto anche lui, quando era morto suo padre, dopo due giorni aveva riaperto il negozio di frutta che gestiva. Così io dovevo riaprire la mia bottega, che è il teatro. Ho alzato la saracinesca e sono andato in scena”.

A Silvia Toffanin, che gli ha chiesto se suo padre guardasse i suoi film o i suoi programmi in televisione, il nuovo volto delle Iene ha risposto: “Ultimamente, a causa della malattia, mio padre si addormentava molto presto. Un giorno, credendo di fargli piacere, in concomitanza con la partenza della mia fiction ‘Fratelli detective’ ho pensato di regalargli un dvd con tutti gli episodi, da vedere quando voleva. Quando gli ho portato il dvd in ospedale, lui mi ha detto che avrebbe aspettato di tornare a casa per vederselo bene. Purtroppo non è più tornato”. Brignano ha solo una recriminazione da farsi riguardo al rapporto con papà Antonio: “Io, che sono abituato a parlare a 6mila persone tutte insieme, ho invece sempre avuto un po’ di timidezza nel parlare con lui”.

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