‘The Talk’ degli Hal Flavin: una sincera lode all’electro-pop

Lettering e grafica richiamano un mondo fantascientifico, la soglia d’ingresso in una realtà virtuale che non lascia adito a dubbi. ‘The Talk’ degli Hal Flavin è un EP di musica elettronica, anzi, bionica fin nelle ossa. Sono le macchine a tenere in vita il cuore del mini album: ne diminuiscono il battito quando le atmosfere si fanno gelide, o lo aumentano se le armonie suonano più calde e avvolgenti. Con l’ausilio di computer programming e dispositivi elettronici, i lussemburghesi assemblano cinque tracce che fluttuano veloci tra synth, profonde linee di basso, voci filtrate da effetti e lontani echi di chitarra elettrica.

The talk è un pezzo debitore della new wave più estrema, ma ampiamente smussato da melodie declamate dal mainstream pop. Da questo connubio si levano spunti danzerecci e trame ingarbugliate di overdub. Higher life è sintesi sonora di una battaglia a colpi di ferraglia che stride, collide e rovina al suolo. Qui, e in altre occasioni, il suono robotico pare il sottofondo musicale di una travolgente avanzata di androidi, in marcia sulla città.

Marc Clement (voce e synth), Samuel Reinard (programmi e chitarre) e Mike Koster (basso) danno vita alla loro ‘creatura a tre corpi’ per revisionare un genere musicale sempre in grado di rinascere: lo stesso che affonda le radici nell’avanguardia di gruppi mitteleuropei e d’oltremanica degli anni ’80. La rettifica è dettata anche dall’esigenza di mescolare opzioni dissimili nella continua ricerca del prototipo giusto. Ed ecco schegge punk e cadenze pseudo-funk ricongiungersi in Animals of the future, traccia che affranca una chitarra elettrica perennemente assediata da loop di batteria campionata. In slow-motion la conclusiva 7th year, ballata che congeda il gruppo in attesa di un vero full-length.

Nonostante la scarsa frequentazione degli studi di registrazione, negli ultimi due anni, gli Hal Flavin si sono dati da fare con i concerti. Hanno partecipato a numerosi festival in giro per l’Europa e nel 2009 hanno anche suonato a Livorno durante l’Italia Wave Love Festival (presenti in cartellone anche Placebo e Kraftwerk). Al momento non è prevista alcuna data nella penisola. Gli appassionati del genere, però, possono apprezzare la musica del trio in questi venti minuti di sincera lode all’electro-pop.

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