Biagio Antonacci: “L’amore comporta”, un ritorno che non tradisce le aspettative

Biagio Antonacci - L'amore comporta

Biagio Antonacci torna sul mercato a due anni di distanza da “Sapessi dire no” e lo fa alla sua maniera: testi che arrivano subito al cuore e sonorità che non lasciano spazio ad equivoci per il loro stile immediatamente riconoscibile. Questa volta il cantante ci spiega cosa comporta l’amore in tutti i suoi aspetti, da quelli più semplici ad altri più enigmatici e nascosti.

“L’amore comporta” non tradisce le tante aspettative della vigilia: annunciato come uno dei dischi più attesi del 2014, è perfetto ed elegante in ogni dettaglio, con rarissimi momenti di debolezza. Prodotto insieme a Michele Canova tra i Sunset studio di Los Angeles e i Kaneepa studio di Milano, è stato anticipato dall’accattivante singolo “Ti penso raramente”, subito molto trasmesso dalle radio. Tredici i pezzi che si snodano fra ballate molto intense e brani più tirati.

La titletrack tratta l’amore in maniera spontanea e poetica al tempo stesso: una ballad emozionante che fa decisamente centro. “Cado” è già pronta per diventare la canzone da stadio per i prossimi concerti: grande ritmo e liriche semplici che centrano il bersaglio (“e sarà sempre festa, sarà sempre festa oltre l’amore e di più”). “Hai bisogno di me” parte lentamente e poi va in crescendo: anche qui le parole sono grandi protagoniste (“L’anima di un uomo muore anche se non ha dolore, l’anima non fa rumore, l’anima non sa tradire, l’anima non ha mestiere”).

“Tu sei bella” ricorda un po’ il Biagio degli esordi e descrive l’innamoramento nelle sue fasi primordiali. “Dolore e forza” con un violino gitano in apertura è uno degli episodi più intimi del disco. “Ho la musica nel cuore” è l’ideale tormentone estivo con i suoi ritmi “reggaeggianti”. “Mai mi dici amore” richiama alle attenzioni che ognuno dovrebbe avere nei confronti dell’amata o dell’amato, ma musicalmente risulta forse un po’ debole.

“Le veterane” è frutto della collaborazione con Paolo Conte: ci verrebbe spontaneo chiamarla “la strana coppia”, in realtà il risultato è un brano godibile molto alla Conte nelle cui atmosfere Antonacci si mostra tranquillamente a suo agio: è la prima volta che in suo disco interpreta una canzone firmata da un altro autore e c’è sicuramente una soddisfazione speciale da parte sua vista la prestigiosa firma.

“Barbara” è l’immagine di una donna che non deve chiedere conto a nessuno, ma vuole essere indipendente sia dalla propria famiglia che dal proprio uomo. “Ora e mai per sempre” è il momento più riuscito dell’intero lavoro: una ballata meravigliosa che esalta la capacità vocale e interpretativa di Antonacci con l’amore protagonista assoluto. “Libera”, canzone piano e voce da brividi, chiude come meglio non si potrebbe un album veramente riuscito che si annovera fra i migliori della carriera di Biagio Antonacci. Da segnalare che “L’amore comporta” è stato presentato in anteprima per i fans con l’Hangout di Google, grazie al quale Antonacci si è raccontato su G+, sul suo canale Youtube e sul suo sito Internet.

Mi dispiace, i commenti per questo articolo sono chiusi