Zibba & Almalibre, dopo Sanremo in tour: “Ora vogliamo sentire il calore del pubblico”

Zibba

Il premio della critica, il premio della sala stampa radio-tv/web e un terzo posto nella classifica generale. Questo è il “bottino di guerra” di Zibba dopo la sua recente partecipazione alla 64esima edizione del Festival di Sanremo nella sezione ‘Nuove proposte’ con il brano “Senza di te”. Ma l’artista in questione è tutt’altro che un nuovo arrivato nel panorama musicale italiano: nel 1998, infatti, dopo l’incontro con il batterista Andrea Balestrieri, ha fondato il gruppo “Zibba e Almalibre” con cui ha intrapreso un percorso musicale molto lungo e appagante che ha dato vita a 6 album (il primo dei quali uscito nel 2002 con il titolo “L’ultimo giorno”) e che li ha portati ad aprire i concerti di artisti del calibro di Goran Bregović, Vinicio Capossela e Gino Paoli. I due premi portati a casa dal cantante ligure, che celebrano senza dubbio le sue doti di autore oltre che di interprete, si vanno ad aggiungere ad una lista già abbastanza lunga tra cui spicca la ‘Targa Tengo’ nella categoria “miglior album” vinta nel 2012, ex aequo con gli Afterhours, per l’album “Come il suono dei passi sulla neve”. Arrivando ad oggi, infine, lo scorso 19 febbraio è uscito “Senza pensare all’estate”, un disco che, oltre ad alcuni inediti, contiene delle nuove versioni di brani che hanno fatto la fortuna di Zibba e Almalibre in questi anni. Abbiamo contattato in esclusiva Zibba per parlare con lui della sua recente esperienza al Festival e di altre importanti tappe per la sua carriera.

Hai partecipato a Sanremo nella sezione giovani riuscendo a portare a casa due premi importanti. Come giudichi l’esperienza sanremese e che ricordo porterai con te di questa manifestazione?
E’ stata un’esperienza fantastica per noi. Siamo riusciti a portarci a casa due riconoscimenti davvero prestigiosi ed è stato un sogno che si è realizzato. In più, abbiamo incontrato tanti nuovi amici e tante nuove persone di quelle che, quando le incontri sul tuo cammino, un po’ ti cambiano e riescono ad arricchirti. Per quanto mi riguarda credo che non potessimo sperare in un festival migliore!

Al Festival hai portato il brano “Senza di te” che ha colpito grazie ad una musicalità piacevole e ad un testo semplice ed efficace ma assolutamente non banale. Come è nato questo pezzo e cosa vuoi trasmettere con esso?
Nasce dall’esigenza di raccontare, anche a me stesso, che non dobbiamo aver paura di sbagliare e che dai nostri errori possiamo sempre ripartire con un bagaglio nuovo ad indicarci, per lo meno, un primo pezzo di strada da seguire. E’ una di quelle canzoni che sono fiero di aver scritto anche per quanto concerne il lato musicale e sono orgoglioso di averla presentata su un palco importante come quello dell’Ariston: è stato grandioso per tutti noi. Una serie di fortunati eventi ci hanno portato proprio su quel palco nell’anno giusto, con la canzone giusta e con la serenità di spirito necessaria ad affrontare al meglio questa grande opportunità.

Il 19 febbraio poi è uscito “Senza pensare all’estate”. Cosa rappresenta per la vostra carriera l’uscita di questo disco e in cosa è diverso dalle vostre precedenti produzioni artistiche?
E’ una fotografia degli ultimi dieci anni di storia di Zibba e Almalibre, potremmo dire che è un biglietto da visita per chi ci scopre ora e un dono consegnato in punta di piedi per chi già ci conosce. L’abbiamo registrato quasi tutto live con il supporto artistico di Andrea Pesce, che ha regalato a questo lavoro un bellissimo e originale colore. E’ un disco molto importante che parla decisamente di noi, sia come siamo ora, sia come eravamo che di come saremo.

Non solo cantante, ma anche un ottimo autore: di recente hai composto il brano “La vita e la felicità” per Michele Bravi, vincitore dell’ultima edizione di X Factor, lavorando insieme a Tiziano Ferro. Com’è nata la collaborazione con il cantautore laziale?
Nasce dalla stima autorale reciproca ed è stata davvero una grande soddisfazione. Sono grato per questa grande opportunità che mi è stata data perché poter scrivere con un autore come lui è un piccolo sogno che si realizza. Inoltre, sono felice che questa canzone sia andata a Michele perché è stato bravissimo nell’interpretarla.

Sanremo si è concluso, il disco è uscito, quali sono ora i tuoi progetti per il prossimo futuro?
Semplice: tour. Furgone. Non aspettiamo altro da mesi, quello che più ci preme ora è vedere i volti delle persone, vogliamo sentire il calore e l’affetto che portano a questo splendido lavoro. E poi più avanti un disco e magari un altro tour: chiaramente sempre senza pensare all’estate!

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