Sanremo 2014, Fazio: “Il calo degli ascolti non è una catastrofe”

Fabio Fazio

Un’analisi attenta dei perche’ che hanno determinato un calo degli ascolti rispetto allo scorso anno, se la valutazione dev’essere solo sul dato degli ascolti, e comunque “non e’ una catastrofe”. E, se verrà fuori un’idea, “il Festival lo rifaccio”. Fabio Fazio non si tira indietro e, anzi, rilancia dopo la ‘faticaccia’ del festival. “Lo rifarei dieci anni di seguito. Se mi viene un’idea, volentieri”, ha detto il conduttore, sottolineando e ribadendo ancora che la televisione finisce con l’essere “l’unico ambito in cui il giudizio e’ sempre ex post e deriva solo dalla lettura degli ascolti”.

La riprova sta nel fatto che “se si chiede un giudizio subito dopo una trasmissione, si ottiene una certa risposta; dopo la lettura degli ascolti la risposta cambia”. Resta comunque il fatto che “non stiamo parlando di una catastrofe: si usa la parola ‘flop’ in modo sciocco, si e’ trattato di un ascolto inferiore rispetto all’anno scorso che ha tanti perche’. A volte fa un po’ sorridere l’imputazione di quelli che dicono ‘non avete fatto questo o quello’: un conto e’ il desiderio, un conto e’ il possibile”.

Fazio glissa quando gli viene chiesto di darsi un voto: “E’ molto difficile giudicare se stessi, se il metro di giudizio e’ solo l’ascolto non posso che riconoscere il calo e cercare di capire perche’ e se ci sono responsabilita’. Naturalmente e’ un’analisi che faro’. Quando si fa due volte la stessa cosa si e’ troppo aderenti alla prima, invece bisognerebbe avere la forza di azzerare tutto e non rifarsi mai a se stessi”.

Un aspetto che il conduttore difende decisamente e’ la musica che il Festival ha espresso: ospiti internazionali fuori dall’ordinario, da Nutini a Cat Stevens, da Rufus a Damien Rice e Stromae. E la presenza di Ligabue due volte sul palco dell’Ariston “è stata un regalo meraviglioso. E poi Baglioni, Gino Paoli, il pop di Raffaella Carrà e Renzo Arbore: c’e’ stato tutto, una contaminazione nel segno, spero, dell’eleganza e dell’inedito”.

La vera difficolta’ di Sanremo e’ che “si prepara troppo tempo prima di quando si va in onda ed e’ una macchina molto complicata, ma e’ la cosa piu’ bella che possa capitare”. Sara’ un arrivederci o un addio? Tempo un paio di mesi e si sapra’.

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