‘La vita è una cosa meravigliosa’ per Carlo Buccirosso

Carlo Buccirosso

Si chiama ‘La vita è una cosa meravigliosa’ l’ultimo spettacolo di Carlo Buccirosso. Dapprima spalla esilarante di Vincenzo Salemme, poi autore di pungenti commedie sui vizi e le virtù della società moderna, Buccirosso è sicuramente un grande del nostro teatro. Al cinema ha alternato ruoli estremamente comici a grandi interpretazioni: con Paolo Sorrentino ha vestito i panni di uno straordinario Cirino Pomicino ne “il Divo” e quelli dell’amico imprenditore di Jep Gambardella ne “La Grande Bellezza”, candidato all’Oscar come miglior film straniero.

Carlo Buccirosso introduce così ‘La vita è una cosa meravigliosa’: “In un mondo che ha ormai smarrito i valori rassicuranti dell’anima, le certezze più confortevoli, le ancore di salvataggio di un’esistenza sempre più simile ad una lotta per la sopravvivenza, in cui lo Stato e gli uomini chiamati a rappresentarlo appaiono sempre più come fantasmi in cerca di legalità e onestà decedute da tempo, la fuga dal rapporto sociale e il rifugio tra le proprie mura domestiche appaiono soluzioni tristemente indispensabili per la ricostruzione della dignità e il rafforzamento della propria fede, quella che tiene unito l’uomo al proprio nucleo familiare come un cordone ombelicale indissolubile”.

Sarà forse a quel punto che anche la più gigantesca, la più insuperabile, la più inesorabile delle crisi di un intero Paese, forse di un’intera umanità, sarà lasciata alle spalle “come un ciclone che si allontana funereo e spietato a far danni in qualche altra parte del mondo – spiega Buccirosso – mentre la tua allegra famigliola, stretta a te, ti sorride felice, fiduciosa, rinsavita e speranzosa, consapevole e rigenerata, dal ritorno tra le mura confortevoli del proprio bunker familiare! La riconquista della propria vita, straziata e mortificata, poi restituita da un cumulo di macerie alle quali nemmeno il più insensibile degli esseri umani sarebbe stato capace di sopravvivere! Sembra la trama di un costoso film catastrofico hollywoodiano, e invece è solo la piccola squallida trama della vita del nostro misero Paese”.

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