Ruben Mendes: “Ringrazio Amici, che ci mette tutti sotto la stessa tuta”

Ruben Mendes

E’ uscito ieri “Ruben”, cd di esordio del figlio di “Amici” Ruben Mendes, prodotto da Tony Pujia, noto per la sua longeva collaborazione con Samuele Bersani. Nato a Lisbona e poi trasferitosi con la famiglia a Ladispoli quando aveva 6 anni, Ruben si è fatto apprezzare subito per le sue doti vocali non comuni già a Italia’s Got Talent e Amici, dove ancora prima di iniziare il serale ha ricevuto la proposta di un contratto discografico con la Universal (caso unico nella storia del programma). Dal 24 gennaio il nuovo singolo “Neve che scioglie il sale” sarà in programmazione radiofonica e disponibile in download in tutti i più importanti digital store. Abbiamo incontrato l’artista.

Finora ad Amici non era mai capitato a nessun concorrente di ricevere la proposta di un contratto discografico ancora prima di iniziare il serale. Come ci si sente ad essere il primo?

Per me è un grande traguardo – e un onore – aver avuto la possibilità di realizzare il mio sogno, a maggior ragione per un’etichetta importante come la Universal, che tra tanti ha scelto me. Adesso mi sento un professionista vero: avere un contratto discografico aiuta a trasmettere al pubblico un’immagine diversa, e poi mi sento protetto… anche se quando mi fermo un attimo a pensare, realizzo di essere un pesce piccolo in un universo discografico che racchiude al suo interno i nomi dei più grandi.

Quali sono le influenze musicali che hanno maggiormente contaminato il tuo percorso d’artista?

Senza dubbio la musica black. Sono cresciuto con Michael Jackson – mia sorella ci era fissata – e poi Stevie Wonder, Michael Bolton e Michael Bublé.

Tra gli artisti del panorama italiano con chi ti piacerebbe collaborare?

Mi piacerebbe duettare con Tiziano Ferro. Adoro il suo modo di fare musica, mi piace quello che scrive, e poi tra gli italiani è quello meno italiano.

“Neve che scioglie il sale” è il titolo della power ballad che farà da apripista al tuo album. Qual è invece la traccia del disco che ti rispecchia di più?

Ho puntato molto su “Neve che scioglie il sale”, anche se “Cade la pioggia” rispecchia molto di più le mie sonorità, il mio modo di cantare.

Come tanti artisti usciti dalla scuderia di Amici, anche a te sarà capitato di confrontarti con chi critica i “figli dei talent”.

A dire la verità non ho ricevuto critiche per essere uscito da un talent. Anzi, aggiungo che ormai questo format televisivo costituisce la maniera diretta per emergere in ambito artistico. In questo, poi, Amici ti aiuta di più, perchè mette tutti sotto la stessa tuta. La gente ti giudica solo per la voce, non vinci perché ti vesti meglio o perché sei figo.

Come è nata la passione per il canto?

Per caso. Finito il liceo mi ero iscritto a Giurisprudenza, non sapevo neanche cosa fosse un microfono. Poi una sera i miei amici mi hanno portato al karaoke, e da allora non ho più mollato. La prima canzone che ho cantato? Hanno ucciso l’uomo ragno.

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