‘Criptoportico’ dello strizzacervelli Franco Idone

criptoportico

Si vede che è uno psichiatra Franco Idone. Testo intenso, che spappola il cervello, lo divide e lo fa a pezzi ricomponendolo come un puzzle, non necessariamente nell’ordine in cui era originariamente. Ironico, sottile, usa un linguaggio diverso. Sfida il teatro classico e inchioda quello contemporaneo. Un progetto coraggioso, applaudito alla Casa delle Culture di Trastevere a Roma. In scena per solo due serate. Ma è solo l’esordio. E già comincia bene. Ottima regia di Ermelinda Bonifacio, attori appropriati (sono otto in tutto), fastidiose le voci in sottofondo che confondono e non fanno arrivare alcun messaggio. Alcuni momenti di sonno e distrazione, ma spiccano Ulisse e Penelope, fanno ridere almeno. Il primo pezzo è un criptoporno, più che criptoportico.

Sembra un’autocelebrazione per l’autore della pièce che si è ispirato a uno dei suoi libri. Ha selezionato “tre storie, o non storie di donne che, affidandosi ai propri desideri e lottando contro ogni ordine morale e sociale, tentano di trascendere se stesse”. ‘E luce verde fu’, ‘Un cavallo per Penelope’ e ‘Aglio, olio e peperoncino’ sono i tre atti dello spettacolo della durata di un’ora scarsa. Il tempo è compatto e dura abbastanza per fare un viaggio con la mente attraverso la testa dei pazienti di Idone, che inconsciamente li presenta al suo pubblico in forma artistica. Bravo!

Un ‘bravo’ al professionista della mente che riesce a riempire una sala, a farsi applaudire, a essere il protagonista che di solito deve soffocare la sua personalità per dare spazio alle contorte fantasie ossessive e compulsive di chi ha bisogno di fare ordine nella testa. In sala abbiamo ridacchiato, apprezzato, ascoltato attentamente, in un difficile percorso mentale. Uscendo dal teatro ci siamo sentiti persi, stanchi. E ora si capisce quanto sia faticoso fare analisi e curare la psiche umana. È toccato a noi e non abbiamo la soluzione per uscire dal labirinto dell’arzigogolo della vita. Dal figlio speciale color verde, al rapporto mamma-figlio, al tradimento all’interno di un tradimento. La vita è una sorpresa. E lo è stato anche Franco Idone.

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