Pupi Avati: “In un mio film farei fare a Bersani il salumiere e a Grillo il venditore di lamette”

Pupi Avati

Bersani salumiere, Grillo venditore di lamette, Fini sommelier, Mario monti preside. Questi gli ipotetici ruoli che Pupi Avati darebbe in un suo film ai politici del momento. Il celebre registra bolognese, che ha appena pubblicato la sua autobiografia ‘La Grande Invenzione’, ospite del programma di Radio2 ‘Un Giorno da Pecora’ ha illustrato il modo in cui utilizzerebbe il suo ‘cast politico’ ideale partendo dal leader del M5S. “Grillo? Lui potrebbe fare il venditore di lamette, di quelli che si vedevano una volta alle fiere e che vendevano lamette e saponi da barba”.

E Berlusconi che ruolo potrebbe avere in suo film? “Il venditore di automobili”. D’Alema? “Lui ha proprio la faccia da tramviere, gli farei fare il tramviere”. E a Gianfranco Fini? “Il sommelier”. Passiamo all’ultimo premier: Mario Monti. “Il Preside, quello da temere che quando passa tutti si nascondono dentro le aule”. Infine, troviamo il ruolo ideale per Pierluigi Bersani: “Un salumiere, è uno di quelli che passa tutta la sera a fare una meravigliosa insalata russa, che poi ti fa assaggiare con un grissino”. I conduttori hanno chiesto ad Avati in che ruolo politico si vedrebbe bene lui. “Io potrei essere un ottimo Presidente della Repubblica, so che mi ci farebbero, ma dovrei smettere di fare cinema, quindi non accetto”, ha risposto il regista.

Le piacerebbe fare un film su Berlusconi? “Si, enormemente. La cosa che desidero di più sarebbe trascorrere una giornata o due nel privato, nella vita di Berlusconi”. Per quale motivo? “Per vedere quanto nel privato lui coincida pochissimo con l’immagine che vuole dare di sé in pubblico. Secondo me, tra il Berlusconi privato e il pubblico c’è un abisso”. In che senso? “Berlusconi è la classica persona che ha celato se stesso… a se stesso. Mi chiedo come sarà il Berlusconi privato, quello vero, il suo rapporto con la vita, con la morte”. E secondo lei, il Cavaliere accetterebbe di essere protagonista di una simile indagine cinematografica? “No, non credo che lui si aprirebbe”.

Nel corso dell’intervista, Pupi Avati ha raccontato anche un inedito aneddoto legato a Helmut Berger: “E’ stato l’uomo più bello che ho incontrato nella mia vita, ed è stato anche l’unico uomo che mi ha baciato in bocca, alla francese”. Come è successo? “Dovevo dirigerlo in un film sulla vita di Rodolfo Valentino, che poi non si fece più. Quella sera eravamo un po’ brilli in un golf club a Roma, lui mi prendeva in giro facendo un po’ l’omosessuale e a un certo mi ha baciato, con tutti che ridevano e mia moglie lì davanti che mi guardava: fu veramente imbarazzante”.

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