Crozza contestato ma il Festival sbanca comunque l’auditel

Littizzetto & Maria Nazionale

Ascolti alle stelle e il Festival flop ipotizzato da alcuni si dimostra più vivo che mai, almeno per quanto riguarda l’Auditel. Sono stati 14.196.000 gli spettatori italiani a seguire le sorti di Fabio Fazio e company nella prima parte della kermesse (47,61% di share), mentre nella seconda Sanremo ha totalizzato 8.146.000 spettatori e 53,54% di share. C’è da dire però che la controprogrammazione delle altri reti è stata piuttosto debole. Naturalmente il picco di ascolti si è avuto durante la contestatissima esibizione di Maurizio Crozza, fischiato e invitato da alcuni spettatori maleducati (o politicizzati?) a lasciare la sala.

Il comico ligure, nei panni di un Silvio Berlusconi che distribuisce i soldi degli italiani agli italiani stessi, in un primo momento è apparso frastornato e incapace di continuare la sua performance. L’astio dei “sovversivi dell’Ariston” è sembrato dallo schermo amplificato, mentre Fazio oggi in conferenza stampa ha precisato che si trattava di massimo cinque rumorosi antagonisti di Crozza, peraltro già noti agli organizzatori, ma “non si poteva far niente – spiegano gli addetti alla sicurezza – E’ impossibile impedire a uno spettatore pagante di essere in sala”. Dobbiamo farcene una ragione, quindi? A quanto pare i precedenti di cavallo pazzo e compagnia bella non sono serviti a risolvere il problema dei maniaci di protagonismo del Festival. Mettiamo il caso che quegli spettatori indispettiti avessero puntato un’arma contro il povero malcapitato di turno, cosa sarebbe successo? Scusate il pessimismo, ma durante certi periodi così turbolenti come quelli che stiamo vivendo, tutto è plausibile.

Ipotesi estreme a parte, Crozza, grazie al conforto di Fabio Fazio, ha continuato il suo numero e, in conformità con la par condicio, ha passato in rassegna le imitazioni di Bersani e Ingroia. Niente di nuovo, insomma, anche se il comico non è sembrato “sul pezzo” come accade di solito a Ballarò. Colpa di quel palco maledetto che è Sanremo, capace di intimorire anche il più navigato degli showman. Per il resto, tanti ospiti (i supporter dei cantanti), Toto Cutugno che canta con il coro dell’armata rossa, e i primi sette cantanti in gara, che hanno presentato due canzoni ciascuno. Pochi i brani che saranno ricordati per la loro struggente bellezza ma negli ultimi anni è difficile che questo accada. Per la cronaca hanno passato il turno ‘L’essenziale’ di Marco Mengoni, ‘A bocca chiusa’ di Daniele Silvestri, ‘Sai (ci basta un sogno)’ di Raphael Gualazzi, ‘La felicità’ di Simona Molinari e Peter Cincotti, ‘Vorrei’ di Marta sui tubi, ‘E’ colpa mia’ di Maria Nazionale, e infine ‘Il futuro che sarà’ di Chiara. Eliminati brani scritti da Gianna Nannini e Pacifico, Lelio Luttazzi, Enzo Gragnaniello e Federico Zampaglione, tra gli altri.

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