Ascolti: Benigni sbaraglia tutti, 12,6 milioni di spettatori e 44% di share

Come prevedibile, Roberto Benigni trionfa negli ascolti della prima serata con ‘La più bella del mondo’, il suo monologo-spiegazione incentrato sulla Costituzione e andato in onda su Raiuno. L’evento è stato seguito da 12.619.000 spettatori pari a quasi il 44% di share (per la precisione 43.93%). Picchi d’ascolto alle 23:14 con il 47.32% di share e alle 22:01 con 13.676.000 mentre il Premio Oscar leggeva e commentava l’Articolo 1. Il film ‘Miracolo nella 34^ strada’ ha totalizzato su Canale 5 l’11.55% di share con 3.249.000 spettatori.

L’effetto Benigni si fa sentire anche sul programma che ha preceduto ‘La più bella del mondo’, vale a dire ‘Affari Tuoi’: ieri, caso più unico che raro, i pacchi hanno battuto Striscia la Notizia, registrando 6.369.000 spettatori e il 21,76% di share. In virtù di questo risultato, il game show condotto da Max Giusti ha messo a segno il miglior risultato di questa edizione, aggiudicandosi ovviamente l’access prime time con picchi di circa 8.500.000 spettatori e di oltre il 28% di share. Prima di addentrarsi nella lectio magistralis sulla nostra Carta, Benigni è ripartito dal suo bersaglio preferito, Silvio Berlusconi: “S’è ripresentato! Signore, pietà! – ha detto l’attore e regista toscano – E’ la sesta volta. La settima ha detto che si riposa, anche lui”.

Dopo il monologo sul Cavaliere, il Roberto nazionale ha spiegato i dodici principi fondamentali della Costituzione, “moderna e coraggiosa”. Immancabili i complimenti da parte dei personaggi dello spettacolo: Fiorello, nel corso della sua consueta Edicola, ha rivolto un plauso a Benigni e alla performance di ieri sera, mentre Laura Pausini su Facebook ha reso “onore alla bellezza di un italiano vero: Roberto Benigni. Grazie”. Anche Giorgia ha parlato di bellezza: “Guardo Benigni e penso: che bella la bellezza. Abbiamo bisogno di parole belle, che rendano tutti degni della stessa dignità, tutti. In giorni in cui chi dovrebbe dare luce dà i numeri, prendiamo in mano le nostre scelte e diamo importanza a ciò che ne ha, ognuno di noi, per sè, che vale per tutti”.

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