Malika Ayane, una ‘Ricreazione’ tutta da gustare

Avete presente quei quindici minuti in cui a scuola, al suono della campanella, si usciva dalle classi, nella maggior parte dei casi sorridendo in assoluta spensieratezza? Sì, quel momento in cui la libertà era la parola d’ordine e ci si radunava con tutti i compagni per condividere insieme quegli istanti e dare vita a nuova giornata. Era ed è, speriamo tutt’ora, la ricreazione. Trasportarla in un album è stata la scommessa di Malika Ayane, che ha chiamato attorno a sé amici, musicisti e conoscenti per dar vita a un progetto corale da lei capeggiato.

Anticipato dal singolo hit dell’estate ‘Tre cose’, il disco è incentrato sul tema dell’amore. ‘Il tempo non inganna’ è forse la canzone più attuale, dove viene chiesta una conferma e allo stesso tempo un impegno alla persona amata (“Lo sai, lo so, piangerò se non parli di futuro né mi mostri dove andiamo”). ‘Glamour’, scritta da Paolo Conte, ci trascina in un mondo aulico, che però non sfugge a piccole ma contraddistinte sfumature elettroniche, in cui la voce di Malika raggiunge un alto grado di raffinatezza. Si prosegue con ‘Morn are meeker than they were’, un brano inedito che fu composto da Sergio Endrigo su un testo della poetessa Emily Dickinson, capace di far sognare l’ascoltatore e portarlo in un universo idilliaco. Il brano migliore è, a nostro avviso, ‘Neve casomai (un amore straordinario)’ scritta con Pacifico e Daniel Vuletic, che presenta un ritornello destinato ad entrare tra i migliori versi della musica contemporanea, accompagnato da una musica decisamente coinvolgente (“Provi ad ingannarmi quando parli di un amore straordinario anche un’unica illusione può bastarmi forse a crederci si avvera, lo sai che dove brucia è vivo ma poi ti perdi, cerchi il gelo e non c’è ghiaccio ormai neve casomai”).

Ma segnaliamo anche ‘Medusa’, scritta dal giovane cantautore The Niro, e ‘Shine’ che vede la collaborazione di Boosta dei Subsonica, che arricchiscono non di poco l’intero progetto musicale. Infine, segnaliamo ‘Occasionale’, scritta da Tricarico, una toccante riflessione sulle possibili sfumature dell’amore che ne fa la canzone più emozionante dell’album. E così, quasi sospesi in aria, si contempla questo Eden musicale, destinato a rimanere impresso nella discografia italiana, e che, speriamo, possa allargarsi anche al mercato internazionale per dare a Malika Ayane il giusto riconoscimento che merita. Un ultimo cenno sulla copertina del disco, che meglio non poteva esprimere queste diverse tonalità, musicali e non, che si intrecciano e confluiscono in un insieme omogeneo e ben dosato.

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