‘Anestesia totale’, esce il progetto musicale tratto dall’omonimo spettacolo di Marco Travaglio

Esce oggi ‘Anestesia Totale’, progetto musicale tratto dall’omonimo spettacolo di Marco Travaglio, che ha debuttato l’anno scorso con successo nei teatri italiani. Un esperimento interessante, il cui ricavato verrà devoluto alla Comunità di San Benedetto al Porto di Don Andrea Gallo, associazione da anni impegnata nell’accoglienza e nel sostegno dei più poveri e bisognosi. 12 brani inediti, composti e arrangiati musicalmente dal violinista Valentino Corvino, di cui 11 scritti insieme a Travaglio, e interpretati da alcuni dei più grandi artisti del panorama musicale italiano come Antonella Ruggero, Daniele Silvestri, Simone Cristicchi, Caparezza e Lucio Dalla, che per primo aderì con entusiasmo al progetto. La matrice che lega in maniera indissolubile i brani è forte è chiara: la manipolazione dell’informazione.

“Il progetto del disco è nato in seguito all’esperienza teatrale”, racconta Corvino, “e in principio l’idea era quella di realizzare un cd che contenesse solo brani musicali. Ma il senso dei testi di Marco era troppo importante, quindi, alla fine sono stati i messaggi e le parole a ispirare i pezzi. E’ stato un onore per me vedere i miei brani prendere vita grazie all’interpretazione degli artisti coinvolti, che hanno partecipato con entusiasmo e compreso perfettamente il senso più profondo di questa operazione”. Il disco, spiega Travaglio, “riprende i pensieri e gli scritti di Indro Montanelli, che già parecchio tempo fa aveva profetizzato come presto l’Italia si sarebbe trasformata in una telenovela di borgatari, avvolta in un sudario di conformismo ed intrappolata in uno stato di anestesia totale, dal quale ci siamo risvegliati soltanto poco fa, e non per merito nostro, ma a causa della tragica situazione generata dalla crisi economica. Nel corso degli anni la categoria dei musicisti ha dato un’ottima prova di sé, rendendosi conto che l’attacco sferrato dal potere negli ultimi vent’anni faceva parte di un unico disegno”.

“Sono molto contento – continua il giornalista – che questi grandi interpreti abbiamo aderito con coraggio a questo progetto: non deve essere stato facile, per loro, abbracciare una causa ed una visione delle cose che certamente non fa comodo al potere”. All’interno dell’album, la traccia che desta più clamore è sicuramente ‘Minzulpop’, l’inedito interpretato da Caparezza, in cui si fanno nomi e cognomi: “Ci hanno accusati di aver scritto un pezzo su Minzolini quando ormai il direttore del Tg1 era già stato cacciato – afferma Travaglio – Ma il problema non è lui: il messaggio del brano riguarda tutt’altro. Basta infatti fare zapping tra le diverse reti della tv italiana per incappare in stronzate ben assortite, e tutto questo a prescindere da Minzolini. Si passa dal servizio sul corso di camminata sul tacco 15 ai quesiti come ‘slip o mutande?’, ai dilemmi sulla scelta del cono o della coppetta con l’arrivo della bella stagione”. Un disco dal carattere irriverente, che indaga il lato oscuro del quarto potere: “Spero si faccia attenzione ai testi – conclude Travaglio – che testimoniano un periodo buio della nostra storia, dal quale è possibile uscire soltanto attraverso una presa di coscienza. Il progetto non è stato pensato a scopo di lucro: il ricavato, infatti, andrà in beneficenza”.

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