Emilio Fede lascia la direzione del Tg4: “A Mediaset c’è chi mi rema contro”

Emilio Fede abbandona Mediaset e, di conseguenza, anche la direzione del Tg4. “In una logica di rinnovamento editoriale della testata, cambia la direzione del Tg4”, spiega in una nota l’azienda di Cologno Monzese. “Dopo una trattativa per la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro non approdata a buon fine, Emilio Fede lascia l’azienda. Mediaset lo ringrazia per il lavoro svolto in tanti anni di collaborazione e per il contributo assicurato alla nascita dell’informazione del Gruppo. Giovanni Toti, direttore responsabile di Studio Aperto, è il nuovo direttore designato del Tg4”. La decisione è maturata a seguito di uno ‘scandalo’ degli ultimi giorni: Fede infatti, secondo il Corriere della Sera, sarebbe andato in una banca svizzera a depositare 2,5 milioni di euro, ma si sarebbe visto rifiutare il versamento perché i soldi erano ritenuti di provenienza non sicura.

Stando a quanto scrive Fiorenza Sarzanini, il reato ipotizzato è il riciclaggio, ma le verifiche riguardano anche una possibile evasione fiscale. Il giornalista si era poi sfogato in una breve intervista proprio con il Corriere, aveva parlato di una “colossale balla” e se l’era anche presa con il direttore Ferruccio De Bortoli per non essere stato chiamato a smentire prima la notizia. Fede aveva sostenuto che anche da dentro Mediaset c’era chi remava contro di lui e si era detto “vittima di uno sporco complotto. Le ipotesi sono tre: o c’è un caso di omonimia, ipotesi in cui spero; o c’è una casuale e pazzesca somiglianza con qualcuno, ipotesi possibile ma remota; oppure c’è stato qualcuno che è andato lì, allo sportello bancario di Lugano, spacciandosi per me… e questa, purtroppo, è l’ipotesi più plausibile”.

Il direttore aveva parlato anche della trattativa in corso per lasciare il tg: “Io gli ho detto (all’azienda, ndr): fatemi arrivare all’autunno, poi vi lascio il Tg4 e mi candido alla Camera con il Pdl, perché con Berlusconi sono già d’accordo. Ci siamo accordati così: mi danno una buonuscita, non clamorosa, ma equa per quello che ho fatto e dato in tutti questi anni. Poi avrò dei benefit, tipo l’autista e la segretaria. Poi un programma in prima o seconda serata su Retequattro, l’incarico fantasma ma comunque prestigioso di direttore editoriale dell’informazione e, infine, un contratto di consulenza di tre anni più due”. Tuttavia, come ricorda Mediaset, “La trattativa non è approdata a buon fine”. E così in casa del Biscione si chiude un’epoca.

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