‘Amami’, il riscatto personale e musicale di Arisa

Può la fine di una storia d’amore far rinascere una persona? La risposta, suggerita da Arisa, è sicuramente affermativa. Lo dimostra il suo ultimo album ‘Amami’, ricco di musiche ricercate e testi studiati, ma immediati e semplici come quelli degli esordi. È con queste premesse che la cantante si ripropone al grande pubblico, dopo la partecipazione al 62° Festival di Sanremo con il brano ‘La notte’, scritto dal suo ex fidanzato Giuseppe Anastasi. Ed è proprio questo pezzo che sintetizza, meglio di tutti gli altri, il senso ultimo dell’album.

In questo nuovo lavoro ogni brano è una porta socchiusa, una luce offuscata che racconta le fasi conclusive di un amore ormai giunto al capolinea. Nel brano ‘L’amore è un’altra cosa’ viene resa esplicita quest’assenza (“Senti che ci manca qualcosa/ che c’è sempre una scusa/ che la gioia si è offesa/ che non c’è la scintilla/ che si è spenta la stella ma una colpa non c’è”). In ‘Bene se ti sta bene’ e ‘Poi però’ ci si convince e illude che sarebbe meglio andare ognuno per la propria strada, evitando forse, così, ogni dolore. I due brani composti dalla stessa Arisa, ‘Amami’ e ‘Missiva d’amore’, sono dei piccoli capolavori. Nel primo, al ritmo di tango, la cantante suggella la storia con Anastasi con un testo molto toccante, che richiama il suo primo successo ‘Sincerità’ (“Amami come se fossi musica/ quel motivetto semplice/ che ha dato il tempo a tutto ciò che è stato e che sarà di noi”). Nel secondo pezzo, invece, su una musica più triste si invoca la speranza di non annullarsi per la persona amata.

Così Arisa guarda avanti, non solo sentimentalmente, ma cerca nuovi mondi ed espressioni musicali, senza dimenticare il passato (almeno quello artistico), da cui importa due brani, ‘Democrazia’ e ‘Nel regno di chissà che c’è’, in cui viene offerta una versione ironica della società e dell’uomo che spera sempre in un colpo di fortuna. Tutto questo viene arricchito dalla presenza di Mauro Pagani, che, rispettando la personalità della cantante, ha curato la produzione artistica e gli arrangiamenti dell’album dandole una nuova veste e una maturità che non poteva più celarsi sotto un buffo paio di occhiali. ‘Amami’ è quindi l’album del riscatto, un lavoro che non può non essere ascoltato, perché mette in luce le grandi doti vocali e interpretative di una delle più belle realtà del panorama discografico degli ultimi anni.

  1. 1 commento a “‘Amami’, il riscatto personale e musicale di Arisa”

  2. 1 Lì scrive (22 Marzo 2012 alle 10:29):

    Adoro il brano “La notte”! Grandissima Arisa. Mi piace tanto il suo nuovo album: esprime pienamente il significato dell’amore.

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